Ep. 108 – EXIT Festival: rivoluzioni a suon di musica.

Sono giorni di fermento a Novi Sad in questa caldissima estate del 2024. 

Nonostante i 40 gradi di questi giorni centinaia di migliaia di appassionati di musica da tutta Europa convergono nella città di Novi Sad per prendere parte all’EXIT festival, che anche quest’anno si svolge nella fortezza di Petrovaradin dal 10 al 14 Luglio.

A partire dal 2000 la storia di Novi Sad è legata indissolubilmente alla storia dell’ EXIT festival.

Si tratta di un festival musicale, riportato in diverse classifiche come uno dei 10 festival migliori d’Europa. Sicuramente a fianco dello Sziget festival di Budapest è il miglior festival dell’est Europa.

Le informazioni riportate in questa puntata sono il frutto delle conoscenze maturate personalmente in questi anni, informazioni raccolte sul sito dell’EXIT e diverse altre risorse web.

Le prime edizioni vengono organizzate come movimenti studenteschi per amplificare la voce dei giovani, alla ricerca di libertà e democrazia in Serbia e nelle regioni balcaniche.

Fondatori ufficiali del festival sono Dusan Kovacevic, Bojan Boskovic e Ivan Milivojev.

Nei primi 5 anni di vita, è riuscito a portare a Novi Sad artisti del calibro di Massive Attack, Cypress Hill e The White Stripes.

L’edizione 00 tenuta del 2000, non godeva della suggestiva cornice della fortezza di Petrovaradin (di cui abbiamo parlato nel primo episodio di questo Podcast) ma fu organizzata nel parco universitario di Novi Sad dove vennero ospitati i diversi palchi.

Sin dalle prime edizioni, il festival mirava ad unire ragazzi appassionati a diversi generi musicali, evitando di diventare un festival legato ad un singolo genere.

Mentre le edizioni moderne del festival si distribuiscono in 4 giornate, l’edizione 00 durò in complesso circa 100 giorni attirando circa 200,000 visitatori da tutti i balcani.

Il nome EXIT deriva dallo slogan “Izlaz iz decenijskom bezumlja” (Uscita dal decennio di follia) che si riferisce al potere dei giovani di cambiare la società dopo le guerre Jugoslave e l’isolamento dalle regioni circostanti.

L’edizione 01 (2001) trasferisce finalmente l’evento all’interno della fortezza di Petrovaradin (dove si svolge ancora al momento di questa registrazione nel 2024) e si tratta del primo evento nella regione balcanica che unisce in un unico luogo oltre 150,000 giovani dopo le guerre degli anni novanta. Rappresenta un simbolo di pace tra questi paesi e un desiderio dei giovani di lasciare i conflitti alle spalle. La durata del festival viene ridotta a 9 giorni e promossa con lo slogan “Noise Summer Fest”.

Video promozionale per l’edizione 01 dell’EXIT festival.

A partire dal 2002 l’EXIT inizia la sua scalata tra i festival europei, iniziando a invitare star internazionali del calibro degli Asian Dub Foundation.Il programma inizia ad estendersi sempre più includendo proiezioni cinematografiche e rappresentazioni teatrali.

In questa edizione si sviluppa l’attuale configurazione dei palchi che comprendono un Main Stage che ospita gli eventi piu’ di rilievo e numerosi palchi secondari sparsi nelle diverse aree della fortezza.

Altri stage dedicati a diversi tipi di musica vengono gradualmente aggiunti, come il Dub Stage e il Balkan Fusion Stage.

Attraverso gli anni, il livello del festival ha continuato a crescere, come l’importanza dei temi associati ad ogni edizione.

L’edizione del 2006 promuove l’abolizione del visto obbligatorio per i cittadini serbi per l’ingresso nei paesi europei (abolito 3 anni dopo) e vede come ospite Olli Rehn, allora commissario europeo per l’Allargamento.

Per quanto riguarda gli ospiti, il calibro continua a crescere con artisti come Wu-Tang Clan, Beastie Boys, Snoop Dogg, Franz Ferdinand, Sex Pistols, Massive Attack, Cypress Hill, Manu Chao e molti altri.

Immagine originale su www.exitfest.org

Personalmente ho partecipato a 3 edizioni dell’EXIT festival, dal 2013 al 2015.

Attraversare di notte le varie sezioni della fortezza di Novi Sad è un’esperienza molto suggestiva, e la struttura della fortezza stessa permette di isolare, anche dal punto di vista sonoro, i diversi stage, proiettandoci in diverse dimensioni musicali man mano che ci spostiamo.

L’edizione che mi è rimasta più impressa è senza dubbio quella del 2015, caratterizzata da una fantastica performance dei Motorhead guidati da Lemmy Klimster, che morirà a Dicembre dello stesso anno.

Dal 2014 il festival si fonde con un altro evento musicale, il Sea Dance Festival, organizzato in Montenegro e considerato una continuazione dell’EXIT festival (la vendita dei biglietti è comune e le date adiacenti).

L’opinione dei cittadini di Novi Sad nei riguardi del festival è alquanto controversa. C’è gente che lo adora (principalmente i giovani) e gente che lo odia e si prepara al festival come ci si preparerebbe ad un’invasione barbarica.

Il festival porta ogni anno centinaia di migliaia di visitatori nella città di Novi Sad favorendo il commercio, il settore turistico e permettendo agli abitanti della regione di partecipare a concerti di altissimo livello con star internazionali praticamente nel cortile di casa propria.

D’altra parte, però, nel corso degli anni, lo stesso afflusso di stranieri ha portato anche danni alla città stessa, causati dai comportamenti spesso incivili dei frequentatori del festival e dall’abuso di alcol ed altre sostanze durante le giornate del festival.

Questo porta la città di Novi Sad, tipicamente una città sicura e tranquilla a dover fare i conti con problemi di ordine pubblico e incidenti di vario tipo durante queste giornate.

Nonostante questa ultima nota, l’EXIT resta un’esperienza unica che consiglio a tutti gli amanti della musica e che regala un’opportunità di visitare la città di Novi Sad e le bellezze della Serbia.

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